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L'autore parte dalla premessa che la nostra esposizione alle immagini filmate (recepite in una sala cinematografica, nel nostro salotto, attraverso un proiettore o un tubo catodico) è cresciuta in questi ultimi anni in maniera esponenziale.
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Non è però del pari aumentata la nostra capacità di "leggere" queste immagini: le recepiamo in dosi massicce, ma spesso non riusciamo a comprenderne tutte le implicazioni, né a renderci conto della straordinaria efficacia formativa e trasformativa che esse hanno sul nostro stesso modo di essere. Senza pretendere di rivelarci verità assolute, Monaco si propone quindi di darci
quelli che lui chiama analytical tools - strumenti di analisi, o spunti
di riflessione - suggerendo un itinerario che tocca le diverse angolazioni
(storica, economica, estetica, tecnica, semiotica) da cui si può leggere
il fenomeno cinema: riunendo in un unico discorso il cinema, la televisione
e il computer, cioè i tre principali media attraverso i quali riceviamo immagini,
suoni e informazioni; l'insieme di quelle strutture di comunicazione
che prende il nome di "multimedia".
James Monaco, esperto in editoria elettronica, giornalista,
autore di numerosi libri sull'industria cinematografica e sui media,
vive e lavora a New York.